Storia della Sezione

Sezione A.N.A. Alto Adige

La Sezione ANA Alto Adige viene costituita il 12 luglio 1928 in concomitanza con l'istituzione della Provincia di Bolzano, staccandosi così da ogni collegamento e tutela con la Sezione di Trento. In tale occasione si era solennemente inaugurato, alla presenza del Sovrano, il Monumento alla Vittoria sito nell'omonima piazza della città. Alla cerimonia di inaugurazione vi fu un massiccio intervento di Alpini delle Tre Venezie.

Da una cronaca dell'epoca apparsa sul periodico "L'Alpino", si legge che "... la nuova Sezione di Bolzano, oltre agli scopi indicati dallo Statuto, si propone di riunire nel sodalizio tutti i vecchi soci dell'Associazione Nazionale Alpini che per ragioni di lavoro si sono trasferiti in Alto Adige, di chiamare nei ranghi "veci" e "bocia" non ancora soci, specialmente Sottufficiali e militari di Truppa assai numerosi e sparsi nelle varie imprese di lavoro della provincia, di ristabilire i collegamenti con i vecchi superiori, colleghi e commilitoni del 6° reggimento Alpini (operante nel territorio) e di formare un distaccamento avanzato, con pattuglie di punta in tutta la regione altoatesina, a guardia ideale dei nuovi confini in armonico collegamento con gli Alpini in armi; raccogliere infine in un secondo tempo nell'Associazione Nazionale Alpini gli elementi che avevano prestato servizio nelle Truppe Alpine, per continuare a perfezionare presso loro quella corrente di rapporti affettuosi di fratellanza e attaccamento alle tradizioni del Corpo.".

La Sezione Alto Adige, la più a nord di tutta Italia, venne allora indicata come "l'avanguardia eloquente delle Penne Nere sui nuovi confini d'Italia", compito che la Sezione Altoatesina dell'ANA ha sempre svolto con misura ed intelligenza. Su designazione dell'allora Commissario straordinario del 10° Reggimento Alpini (così veniva chiamata allora l'ANA) Angelo Manaresi, il Tenente Iginio De Cao assume l'incarico di Presidente Sezionale.
Nel 1929 viene costituito il primo Consiglio della Sezione: Presidente e il Capitano De Cao; i Consiglieri sono Fassetta, Albarelli, De Bona, Fedele, Gresele, Morandini, Oliva, Widra, De Varda e Endrici. La carenza di documenti e notizie su quel lontano periodo non consente una ricostruzione dettagliata dell'attività svolta dal sodalizio. Spiccano nel giugno del 1938 due grandi manifestazioni: l'inaugurazione a Merano del monumento al 5° Reggimento Alpini, dono della città di Milano, e l'inaugurazione a Brunico del Monumento dedicato agli Alpini della "Pusteria", monumento che subirà, nel corso degli anni, numerosi attentati. Ad entrambe le cerimonie sono presenti i Principi di Piemonte. Nel marzo del 1938, con l'Anschluss, alla Germania nazista si annette l'Austria e in Alto Adige si verifica un improvviso risveglio del patriottismo tedesco e conseguenti "opzioni" per la Germania, preludio dei drammatici avvenimenti che sfoceranno nel Secondo Conflitto Mondiale.

Cessata la guerra con i suoi strascichi, si avvia la ripresa e la lenta e faticosa ricostruzione. Con l'assemblea dei soci del 5 aprile 1946 la Sezione A.N.A. di Bolzano rinasce (la 52a in campo nazionale) grazie ad un gruppetto di volonterosi. Il sodalizio riparte con un fondo di lire 1.869,75 (si potevano acquistare 4 kg. di carne bovina o, in alternativa, 5 litri di olio d'oliva). Nei primi anni della ricostituzione la Sezione ANA Alto Adige è presieduta da Edoardo Passerini (1946) e Arnaldo Monticelli (1946-1948), ai quali succede, nella primavera del 1948, Nino Genesio Barello, "vecio" dell'artiglieria da montagna, che ne reggerà le sorti ininterrottamente per 35 anni, ricoprendo parallelamente, in questo lungo periodo, mansioni di revisore e consigliere nel direttivo nazionale dell'ANA.

Dal 1 al 3 ottobre 1949, si tiene a Bolzano la 23a Adunata Nazionale, la prima nella nostra città. In una Piazza Walther, pullulante di Penne Nere, viene celebrata la Santa Messa seguita poi dalla sfilata per le vie cittadine. Ed è proprio nei giorni dell'Adunata di Bolzano che nasce l'idea di una Colonia per bambini, che si concretizzerà poi con la realizzazione del soggiorno Alpino di Costalovara. Nel 1951 nasce ufficialmente il nostro giornale "Scarpe Grosse". Quattro sono le pagine che lo compongono ed il formato è quello conosciuto come "tabloid". Sempre nel 1951 si registrarono avvenimenti di spicco della nostra storia. Il 1° maggio nasce dalle ceneri della guerra la Brigata Alpina Tridentina, brigata che da sempre ha avuto contatti fraterni con la Sezione altoatesina.

Nel mese di luglio dello stesso anno, viene inaugurato il ricostruito monumento all'Alpino a Brunico. La cronaca registra inoltre la visita alla Julia del Generale Einsenhower, mentre in agosto è il Generale Montgomery a visitare la Tridentina. Nel mese di febbraio del 1959, viene devastato il monumento all'Alpino di Brunico ed il 2 dicembre 1966, un nuovo attentato lo distrugge  ancora. La civiltà Alpina lo ricompone subito e precisamente il 19 dicembre 1966. Anche se a mezzo busto, tutti gli Alpini d'Italia lo amano ancora e senza rancori, a dimostrazione di quanto è grande il cuore delle Penne Nere.

Nel 1983, dopo ben 35 anni di presidenza il Gr.Uff. Nino Genesio Barello passa la "stecca" lasciando la carica a Tullio De Marchi. Tutte le autorità locali erano presenti al passaggio di consegne, compresi i Generali di Corpo d'Armata Federici e Manfredi, a conferma della profonda stima che da sempre Barello meritatamente gode nel capoluogo altoatesino ed in tutta la Provincia.

La nostra Sezione, nel cui ambito territoriale ha sede il Comando Truppe Alpine (erede delle tradizioni del IV Corpo d'Armata Alpino) e hanno avuto sede le Brigate alpine "Orobica" e "Tridentina", intrattiene ottimi rapporti con le autorità militari, memore della loro costante e preziosa disponibilità a favore di tutta la collettività, indipendentemente dall'etnia di appartenenza, e dei saldi legami da sempre esistenti fra Alpini in armi e in congedo.

Fedeli al motto associativo, "onorare i morti aiutando i vivi" le Penne Nere altoatesine si affiancarono a quelle delle Sezioni consorelle negli interventi di soccorso e nell'opera di ricostruzione del Friuli terremotato (1976-1977). Inoltre alcuni volontari dell'unità di Protezione Civile della nostra Sezione presero parte ai più importanti interventi indicati dal Dipartimento Nazionale e dal Coordinamento Nazionale ANA. Tra questi ricordiamo gli interventi per l'alluvione in Piemonte e Valle D'Aosta del 2001, il servizio di supporto e sostegno offerto ai numerosi pellegrini accorsi in Vaticano in occasione dei solenni funerali di Sua Santità Papa Giovanni Paolo II, gli interventi in soccorso alle popolazioni terremotate dell'Abruzzo (2009) e dell'Emilia (2012).

Delegazioni sezionali sono regolarmente presenti nei luoghi nei quali si consumò il sacrificio di migliaia di Alpini nella Prima Guerra Mondiale; l'Ortigara, il Pasubio, il Grappa sono solo alcuni dei teatri della "Grande Guerra" e, in occasione delle cerimonie che si svolgono in quei luoghi cosi epici e carichi di storia, il nostro Vessillo è sempre presente. Inoltre fra le molte cerimonie commemorative che da sempre la Sezione è impegnata a rispettare, la più significativa è quella che si svolge al Passo Monte Croce Comelico, presso la "Croce Votiva" eretta dalla nostra Sezione. Unitamente agli Alpini, ogni anno nel mese di settembre, ed alla presenza degli Schützen Austriaci e dei Front Kämpfer di S. Candido e Sesto Pusteria, vengono ricordati i Caduti Italo - Austriaci della guerra 1915 - 1918.

Rilevante e colma di soddisfazioni è anche l'attività sportiva del sodalizio. Sul lato organizzativo spicca l'effettuazione di numerosi campionati nazionali ANA: gare di slalom gigante, di fondo, marce e corse in montagna. Inoltre da ormai 15 anni la nostra Sezione organizza una Gara di Tiro a Segno in memoria dei nostri Presidenti "Andati Avanti".

Questa, in sintesi, è la storia di una Sezione che rende orgogliosa l'Italia in quanto dispone di Penne Nere attaccate alla pure tradizioni e ai valori morali, civili e patriottici.

Infine una curiosità: ancora oggi molti chiamano la nostra Sezione "Sezione di Bolzano", identificandola erroneamente nel nostro capoluogo di provincia, ma il nome ufficiale è Sezione Alto Adige.

La sede sezionale ANA di Bolzano nel tempo

1928 – 1943 Bolzano, via Portici 30
1946 – 1948 Bolzano, via San Quirino 40 (presso Ristorante "San Quirino")
e poi in via Dalmazia 4 (presso il Signor Miserotti)
1948 – 1954 Bolzano, via Druso 1 (La Baita)
1954 – 1991 Bolzano, piazza Domenicani 26
dal 1991 Bolzano, via San Quirino 50/a

Le denominazioni della Sezione dal 1928 ad oggi

1928 – 1938 Sezione "Atesina"
1938 – 1943 Battaglione "Atesino"
dal 1946 Sezione "Alto Adige"